VELO LUNGO, CORTO o NO???
Altro grande dilemma delle sposa ?
Velo lungo, corto, o nulla??
In effetti, per una tradizionalista come me il velo è uno degli accessori irrinunciabili, come un buon reggiseno che solleva il seno sotto all’abito. E’ uno degli accessori, più storico e più tradizionale, e oggi tanto messo in discussione dalle spose. Soprattutto dalle spose formose che hanno l’idea che il velo le attozzisca.
Innanzitutto il velo, ha una storia lunghissima, che risale all’ epoca dell’ antica Roma, quando il velo veniva indossato dalla sposa come simbolo di buon augurio: durante la cerimonia veniva posto anche sulla testa dello sposo come protezione per la coppia. Si chiamava FLEMMUM ed era nei colori del fuoco quindi giallo o rosso. Sopra di esso, la sposa portava una coroncina di fiori d’arancio e mirto come simbolo di vittoria, per esser rimasta vergine fino al matrimonio.
Nel Medioevo il Velo da sposa era fatto di tanti strati di lino sovrapposti, fissati alla testa attraverso fili d’oro e di perline. Il Velo serviva a proteggere la sposa dal malocchio e dalla mala sorte, e a nasconderla agli occhi del marito finché il rito nuziale non avesse avuto termine.
Arriviamo al ‘900: il suo significato diviene strettamente correlato alla cultura della società. Più lungo era lo strascico del velo e più importante era l’appartenenza alla classe sociale.
Oggi, nel 2019, non è più così: Ormai le differenze di classe sociale, non dovrebbero più dividereil mondo, ma il velo è una delle scelte più difficili per la sposa, dopo ovviamente l’abito; Ma esistono varie tipologie, vediamole sotto
QUALI TIPOLOGIE DI VELO ESISTONO?
Il velo lungo
È quello più classico, più importante, più impegnativo da portare. Gli abiti con strascico lo richiedono quasi obbligatoriamente.
Molto romantico quello con bordato in pizzo che si abbina con vestito dello stesso tessuto. Per i vestiti più scollati è consigliato il modello che arriva fino alla vita. Per un effetto sofisticato scegli invece la variante “mantiglia”, ispirata al famoso copricapo spagnolo: appoggiato al capo, non copre il viso è leggero ma ha il bordo impreziosito in pizzo.
Il velo corto
Arriva solo fino alle spalle, a volte è chiamato anche velo a triangolo. Solitamente è costituito da più strati di velo leggero e impalpabile che però conferiscono un effetto finale molto voluminoso.
Questa è la tipologia di velo, che quasi sempre sconsiglio alle spose Formose: dopo aver valutato anche il modello dell’abito. E’ comunque vietato , se la tua acconciatura prevede i capelli sciolti o mossi: le toglierebbe movimento e sguardi. Meglio evitarlo anche se il vestito ha ricami o decorazioni sulle spalle o la scollatura, indicato invece per tutti quegli abiti dalle linee pulite ed essenziali.
La veletta
Il velo degli anni Venti, che può ricordare lo stile delle ballerine di Charleston, è un velo cortissimo, molto spesso con veletta di rete applicata sul davanti. Sta benissimo a chi ha un taglio corto o a chi sceglie di pettinarsi con uno chignon basso sulla nuca.
Il velo a cloche
Sempre ispirato agli anni ruggenti, originale e bellissimo per mettere in primo piano lo sguardo è il velo “a cloche”: avvolge il capo e calato sulla testa scende a coprire la fronte.
Ideale per spose molto giovani.Si porta appuntato con un macro-fiore o un fermaglio a lato ed è realizzato solitamente con materiali come il pizzo, ed è impreziosito con perline, nastri e applicazioni.
Il velo Anni ’50
E dal momento che la tendenza dice che il velo deve essere corto la nostra memoria non può che andare agli anni Cinquanta, a quei veli che non scendevano mai oltre le spalle e che molto spesso ricordavano la linea a ruota della gonna, appena sotto il ginocchio.
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